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Vampata di gelo.

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Vampata di gelo.

Vampata di gelo, dentro al mio petto,

Il mio cuore a capodanno é, come un senzatetto

Nel sottopassaggio di una stazione, a mezzanotte,

quando tutti festeggiano.

Chiudo le finestre, ma serve a poco, per chi il freddo,

c’è l’ha dentro, dentro alle ossa …

Vampata di gelo negli sguardi, indifferenti, della gente,

di chi ti sfiora, a lavoro o mentre fai la spesa,

di chi ti parla ogni giorno, senza però,

Vampata di gelo, il tuo unico odore,

sotto le coperte,

nessuno con cui condividere l’ombrello,

per poi fermarsi e dividere in due,

un cornetto alla crema

Nessuno con cui ridere come un/a scema/o,

messaggiando per ore, scaricando la batteria ed

anche la power bank…

Nessuno con cui,

mancarsi,

nessuno da aspettare, come :

Una stazione, un treno, da anni, senza MAI stancarsi,

sempre, puntualmente, con mezz’ora di ritardo …

I colori, il tramonto, in una notte d’estate,

la luna piena, un poeta, uno scrittore, per chi é ancora …

Per chi é rimasto ancora dentro, un romantico, come,

Vampata di gelo, infine, su una barella di un ospedale,

il termometro sotto le ascelle, che segna :

30 gradi …

Ma la domanda é, quanto ancora potró tirare avanti ?

Senza scorte senza un riparo, in questa tempesta, perfetta ?

“Dottore, é grave ?”

Diagnosi :

Lei ha del ghiaccio nelle arterie, il suo cuore é diventato un pezzo di marmo, una granita,

Terapia : Accendere, Accenda qualsiasi qualcosa, accendersi,

accendere qualcuno, accanto a noi, per riscaldarsi,

per farsi luce in mezzo al buio,

come una torcia.

E poi, dieci scatole di sentimenti, ed iniezioni di emozioni direttamente nelle vene,

per un mese.

Bruciare davvero per non diventare come molti …

Sotto tre metri di terra,

un fossile, un reperto …

Da studiare, in qualche laboratorio, oppure sul tavolo di qualche obitorio …

Meglio la cenere,

la cenere dopo un incendio, che, stare a guardare …

Meglio un infarto,

Un infarto mentre fai l’amore, per ore, che, non usarlo affatto

Questo nostro cuore.

Meglio provare a cambiare,

provare a liberarci dalla paura, dalle catene, di un avido

cacciatore di taglie,

rischiando di rimanere deluso, rischiando, una pallottola in fronte,

che stare fermo in un angolo, e fare la fine dei vecchi pacchi,

della vecchia posta,

mai spedita, dimenticata

Dimenticata, ingiallita ammuffita e piena di polvere, in una cantina,

in una scatola di qualche garage,

da gettare …

Alla prima occasione.

Molto meglio una vampata, una vampata di vita,