Penso davvero che, sei più sola di me … Fai tanto la spavalda, ma, lo leggo nei tuoi tristi occhi stanotte.
Dio, i tuoi occhi …
Vorrei ora, poterti far sentire il mio cuore,che improvvisamente ha cominciato a correre, galoppare; mi manca l’aria credimi,sento l’affanno, come in cima all’Everest,tutto inutile lo so, ma già è qualcosa.
Si, fai tanto la sfrontata, ma in realtà sei più sola di me, in quel tuo freddo letto, stanotte;
Aspetti un principe che non esiste, come io una regina immaginaria, per il quale abdicare.
Abbiamo fatto la stessa fine, noi due.
Siamo entrambi soli, come soli, senza pianeti da illuminare.
Tanti anni sono trascorsi;tu non sei di nessuno, io nemmeno, siamo entrambi, ancora e soltanto della solitudine.
Dio Santo, io però, quei tuoi occhi,non riesco proprio a dimenticarli.
Ed ora sono in loop nella tua storia, e nei miei stanchi occhi, fino a che non mi esploderà il cuore, lo sento.
Solo tu hai avuto, quella mia benedetta chiave, della serratura, e c’è l’hai ancora, se riesci a farmi come il primo giorno, tremare, piangere, emozionare, sognare come in questo momento.
Tu mi hai stregato, Angelica, per quanto sia patetico, io ancora, nel cercarti;
Forse e sicuramente, perché non ho nessuna in questo momento, e quando avrò qualcuna al mio fianco mi chiederò: Saprà farmelo scoppiare ancora il cuore, come tu hai fatto ?
Sempre, all’inizio della nostra storia, ed anche ora a distanza di anni, decenni, di millenni.
Angelica, voglio che tu lo sappia, però, questo mio cuore non è più giovane oramai, ma molto più vecchio e stanco, e devo stare molto attento, perché potrebbe fermarsi.
Quindi scusami se ti metto in pausa, ma ho paura di morire stanotte, poter morire per te, una volta e per sempre.