“Dovrebbe medicarla…”
“Non ha mica
un bell’aspetto”
“Cosa ? “
“La sua anima…”
“Prenda…”
“Qui dentro c’è
un po’ di speranza
per il suo sogno ed
una scatola di
emozioni.”
“Per un po’,
dovrebbe bastare…”
“Almeno,
fino a Natale”
La mia voce
dove non c’è forma di vita
umana.
Ed il cuore
dove
non c’è sangue…
Gli occhi
dove
non ci sono orizzonti belli
da morire,
abbracci fino a non
respirare…
Un “ti amo”
prima di chiudere gli occhi.
Risvegliarsi poi
con il tuo profumo addosso.
Sotto il maglione in due,
ridere
fino a non sentire più,
niente.
Nemmeno i giudizi,
l’indifferenza della gente,
le risate, ma di scherno:
“Sei troppo
diverso…”
Da chi,
da cosa ?
Ho soltanto gli occhi azzurri e
sento troppo…
In carcere perché
troppo buono,
in mezzo ai mostri,
un angelo con la sua spada:
Ma nessuno…
Nessuno…
A cui
narrare le sue gesta…
Nessuna
Cleopatra…
Forse, la mia,
è
una guerra…
Una vita
sbagliata…