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Un Serial Killer, di emozioni.

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Inizialmente, in un tempo lontano, il cuore era libero, nel petto, senza nessun tipo di ossa, a limitarne i movimenti, imprigionarlo, e renderlo inerme.

Poteva spostarsi ovunque, arrivare su nella testa oppure scendere giù fino ai piedi.

Ma ben presto, non si accontentò più del suo corpo ed iniziò ad desiderare quello degli altri.

I cuori, cominciarono a darsi fuoriosa battaglia.

Come una Pearl Harbor perenne, non c’era giorno, oppure notte, in cui non duellavano.

Il loro bottino preferito, erano le emozioni, i sogni, i sentimenti altrui, di cui erano irresistibilmente affamati.

Si stavano però sempre più decimando, in questa loro guerra, senza nessun vincitore, quando si decise d’intrappolarli per sempre dentro al petto.

Le costole, a fare da forti e robuste sbarre, i polmoni da silensiosi e attenti guardiani.

Il Cuore era troppo pericoloso, per starsene libero, era come pericoloso un Serial Killer, di emozioni, sempre in cerca di una nuova vittima.

E da quel giorno, un lontano giorno di primavera, i cuori di tutto il mondo, firmarono, una pace forzata, ed incondizionata, per il bene di tutta l’umanità.