Un posto dove ognuno è un fiore.
Vi aspetto sulla mia pagina Facebook per parlarne insieme.
Sara era dolce, bella e candida come una margherita,ma dove l’avevano portata, non era la sua casa,ogni giorno in mezzo ai rovi, non potendo mostrare a nessuno i suoi splendidi colori.
Lì tutti erano avidi, tutti ciechi, volevano soltanto strapparle, i meravigliosi petali,scoprire i suoi più nascosti segreti, per farla piangere e per approfittarne,ed allora pian pianocominciò ad appassire, i suoi colori non erano più vivaci, i suoi verdi steli non più liberi, ma ricoperti di spine.
Non c’era altra soluzione, doveva assolutamente abbandonare qual maledetto posto, ed allora di corsa si precipitò alla stazione,non aveva nessun biglietto, nessun bagaglio, voleva soltanto darci un taglio,con quella vita di sofferenza, voleva scappare lontano dove poteva a tutti mostrare la sua più bella essenza.
Si sedette all’inizio del treno e quando arrivò il controllore gli diede soltanto un bacio,lui capì e le sorrise, amorosamente, si prese cura di lei e delle sue tante ferite,sapeva già dove l’avrebbe accompagnata, in un posto dove sarebbe per sempre stata amata.
In un posto dove ognuno è un fiore, dove non esiste la cattiveria le delusionidove ogni giorno splende il sole, e lei, è libera di mostrarsi, libera d’innamorarsi, libera di essere il più bel fiore, insieme alle rose, e non in mezzo ai codardi.
Parole e foto Salvatore Altieri