È una cosa strana, anormale,
come la neve ad agosto, la pioggia nel deserto, un fiore sulla luna.
Sempre più spesso, ci emozioniamo di più, per un unboxing in diretta,
per un cellulare nuovo, un paio di scarpe, vinte all’asta all’ultimo istante su eBay,
che per un abbraccio sincero, un viaggio inaspettato, un colorato tramonto.
Diamo importanza, a cose stupide e scontate, mentre ci dimentichiamo,
di apprezzare quelle vere, importanti, fondamentali.
Dietro ad uno schermo, non ha più senso, guardarsi negli occhi e leggersi, gli sguardi,
arrossire, di fronte ad un complimento, piangere, di gioia per una bella notizia,
oppure, aspettare la primavera, per poter finalmente correre, a piedi nudi, sui suoi verdi e profumati prati in fiore.
È molto più emozionante, aspettare il Black Friday, vincere il derby cittadino,
fare shopping frenetico, possedere l’ultimo modello di televisione al plasma, alla massima risoluzione possibile.
Abbiamo perso di vista, i veri valori della vita da tempo, oramai.
Cresciuti a pane e MediaShopping, con la TV ad insegnarci la sua, di vita.
E mentre, la pubblicità di un operatore telefonico, ci lusinga con le sue vantaggiose offerte natalizie,
fuori, alla nostra finestra,
un arcobaleno, il più bello, che si possa soltanto lontanamente Immaginare,
sta aspettando, inutilmente, di essere, per un solo piccolissimo secondo, finalmente ammirato.