Un aeroplano di carta.
Più un cuore è vuoto, è più pesa,
i cuori che hanno tutto, sono sempre i più leggeri …
L’ amore, la felicità,
non hanno un peso,
potrebbero riempire, un deserto,
un oceano, l’intero universo …
Quello che pesa davvero,
è l’assenza.
L’ assenza di una persona,
di un sogno nel cassetto,
di qualcuno da aspettare, fuori al portone
oppure, sotto le nostre coperte.
L’ assenza di una speranza,
di uno sconosciuto, che rimanga …
Che rimanga, con lo sguardo, al nostro fianco,
che ci allunghi magari, la mano,
quando tutti nei paraggi si allontanano.
L’ assenza negli occhi, di cose nuove,
di emozioni, di, colori,
nelle orbite, di lacrime, di gioia.
L’ assenza è pesante,
la felicita invece,
è un aeroplano di carta …
è nel cielo azzurro un aquilone.
Un aquilone che non atterra mai, e che ci porta insieme a lui:
Sopra i fiori dei prati, sui tetti delle case,
in cerca di avventure,
sfiorando senza paura,
le cime innevate delle montagne,
invece, di un àncora d’acciaio…
Una pesante àncora d’acciaio
che ci tiene immobili,
intrappolati ad un buio, pericoloso
e sconosciuto fondale.
Non c’è altra scelta, non c’è soluzione diversa …
Dobbiamo colmare le nostre assenze.
Dobbiamo colmarle perché dobbiamo essere leggeri …
Dobbiamo essere leggeri,
senza catene né opprimenti pensieri …
Se vogliamo imparare a volare,
con il corpo, con la mente,
se vogliamo volare, ovunque,
per davvero.