Come l’Apollo 11.
Aveva grandi e rotondi glutei, come la luna. Li osservavo sempre di nascosto, da un piccolo buco nella parete della mia stanza, e mi chiedevo mai, se come l’Apollo 11 le mie mani, vi avrebbero un giorno potuto atterrare …
Aveva grandi e rotondi glutei, come la luna. Li osservavo sempre di nascosto, da un piccolo buco nella parete della mia stanza, e mi chiedevo mai, se come l’Apollo 11 le mie mani, vi avrebbero un giorno potuto atterrare …
Mi piacerebbe che anche questa storia fosse un racconto, una poesia, un mio scritto,e non la realtà, ma non sempre si può sognarle, colorarle a propio piacimento le cose. Per fortuna almeno, non era una buia giornata di pioggia ventosa,ma… Leggi tutto »Un vaccino, ma per la cattiveria.
Che cosa buffa, ma a volte lo penso,ritornare tra le tue braccia, le uniche che mi abbiano mai abbracciato,ritornare sulle tue labbra, le uniche che mi abbiano mai baciato,ritornare sul tuo cuore, l’unico che mi abbia mai amato. È buffo,… Leggi tutto »Che cosa buffa.
All’improvviso, il comandante si girò verso di me e mi disse: “Dove vuoi che andiamo ?” Gli risposi: “dovunque tu voglia portarmi, l’importante è che sia lontano da questa terra.”
Ho solo il sole, che dallo spazio riscalda la mia pelle. Aspettando una stella, che lo faccia su questa terra.
Ed aveva le vene grandi e sporgenti, come grossi rami, che ne avevano passate di tutti i colori. Ma erano ancora li a portare il sangue, ad aspettare primavere.
Ci guardammo in faccia e pensammo la stessa cosa : Dove diavolo siamo finiti ? Era un pianeta sovrappopolato ed inquinato da stupidi esseri, che si ammazzavano tra loro per un po’ di potere. Avremmo dovuto colonizzare quel manicomio ?… Leggi tutto »Dove diavolo siamo finiti ?
La guardai e prima di allontanarmi gli dissi, vieni con me, ti porto in un posto speciale. Non mi ascoltò per nulla e preferì salire sulla scintillante auto del suo amico, più bello, più ”figo” sicuramente di me ; La… Leggi tutto »Un posto speciale.
Ricorda SEMPRE la formula magica : ” E se lo facessero A ME ? “
Era pieno di cicatrici, sul volto, sulle braccia, sopratutto sul cuore. Ma era saggio, più un albero millenario, che di tempeste ne ha passate tante,più degli scogli, percossi ogni giorno dal mare, più della luna. E tutti vi chiedevano preziosi… Leggi tutto »Più degli scogli.