Il rumore del silenzio
Lo sentite anche voi il rumore del silenzio ?
Il rumore, di quello che vi scava come una goccia, ogni giorno, dentro,che non riesce in nessun modo ad uscire,
e vi allaga, vi riempie, il cuore di spine.
Lo sentite anche voi il rumore del silenzio ?
Il rumore, di quello che vi scava come una goccia, ogni giorno, dentro,che non riesce in nessun modo ad uscire,
e vi allaga, vi riempie, il cuore di spine.
Stanotte, perché è ora che sto scrivendo, vi racconto questa storia.
Era uno dei primi appuntamenti, dopo che mi ero lasciato,
cercavo forse, di coprire con qualsiasi cosa, quel vuoto, mettere un cerotto su quella ferita,
per ricominciare di nuovo, anche se più dolorante, di prima, la mia vita.
Sapete, un po’ me li immagino, e penso davvero che mi odino, i miei sentimenti, quello che sento,dentro, perché ogni giorno, li costringo a partire, ad affrontare il mondo,
i giudizi ed sopratutto i tanti pregiudizi, della gente, senza nessun scudo, senza nessuna protezione,
Non ho mai, sinceramente capito,
la differenza tra l’essere “strano”
oppure “normale”
e spero qualcuno un giorno me lo venga,
finalmente a spiegare.
Forse, essere “normale”, è stare sempre,
in mezzo alla gente, essere forte, e fare sempre finta di niente, sfrecciare nei viali,
vestire alla moda, essere sempre in gamba, non sentire mai, la noia.
Questo racconto: Un felice perdente. ; Citando una bellissima e piena di significato frase di Neil Young, parla di chi, non riesce nemmeno a gareggiare, e nel fallire, magari, divertirsi, girando il mondo, appagando, i suoi inraggiungibili sogni ,con ogni sera, un diverso tramonto.
Si perdono in una pozzanghera, ma hanno la pretesa di spiegarti il mare, magari solo quello, vorrebbero spiegarti, persino l’eterno, l’infinito, vorrebbero illuminarti, come fossero un Semidio, ma non sono angeli, ma demoni dell’inferno, sono il buio della notte, un auto senza freni, ed con i fari, sempre, in ogni momento, spenti.
Sappi che :
Dipendi da te, e da nessun altro, perché quelli la fuori, nemmeno ti guardano, ognuno troppo impegnato con la loro vita,e se ne fregano della tua, sensibilità, infinita.
Penso che per me ci sia sempre stato il coprifuoco, di averlo sempre avuto, ma sul cuore, pronto ad farmi rincasare, quando in giro c’era, anche per me, l’amore.
Questo racconto: Il Mercante di emozioni; parla di un mercante che acquista le emozioni in cambio di fortune immense.
Scopriamo insieme la metafora di questo racconto, vi aspetto sulla mia pagina facebook per parlarne insieme.
Le carezze, sui graffi, si sentono di più ? Invece non è così, sui graffi non le senti, puoi stare lì per ore ed ore, sappiate che è soltanto tempo perso, perché, se ci fate caso, i graffi fanno male,… Leggi tutto »Sui graffi, non si sente, niente.