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Sai

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Sai

Sai.

Sai,
stare seduti.

Sai, stare seduti sull’uscio di una casa,
sulle scale di un palazzo, accanto ad un lampione,
magari, per ore,
a parlare.

Di quello che ci fa sorridere
di quello che,
ci fa stare, male.

“Ho paura di esplodere, da dentro”

Come un palazzo.

“Tienimi la mano”.

Sai,
la brezza, il vento freddo di Novembre sulla pelle,
ed avere qualcuno, accanto,
senza dover consumare la corrente,
con quelle maledette stufe alogene.

Che poi il ghiaccio dell’anima,
nemmeno lo sciolgono.

Sai,
le felpe 2 taglie più grandi, XXL,
che dentro, ci inciampi…

In DUE invece, è perfetta.

Sai,
Il tuo programma preferito
ed io che puntualmente,
mi addormento.

Sul tuo seno…

Sai, la solitudine messa alla porta,
contare le stelle nel cielo,
anche quando è nuvoloso,
perché io e te,
voliamo, oltre.

Sai,
qualcuno che ti aiuti a raccogliere i pezzi
quando, ti rompi…

Qualcuno che,
ti presti senza esitare un secondo,
il maglione.

E poi:

“Chiamami quando sei a casa”

“mi manchi”

“Ti amo, a dopo”

Quelle cose lì, insomma.

Sai…

Salvatore ?