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Per quale dannato motivo.

Per quale dannato motivo, una preziosa ed indifesa vita, deve attraversare appena nata, insieme a tante altre, il profondo e senza scampo, mare, rischiando, ogni secondo nelle sue profondità per sempre di sprofondare, come un fiore che nasce sul sole, un treno in corsa, pieno di sogni, senza nessun controllore.

Per quale dannato motivo, dobbiamo causare tutta questa sofferenza, provocare ed augurare la morte, chi della fortuna e ricchezza è nato senza, respingere nel suo inferno chi non ha niente, come in questa foto, questo dolce neonato, morente.

Per quale dannato motivo, non sappiamo vivere in pace, come la montagna e la neve, il mare, e di una nave le maestose e bianche, vele, ma dobbiamo sempre, in ogni istante battagliare, a volte, persino, per poter amare.

Per quale dannato motivo, questo meraviglioso bimbo, ha dovuto rischiare la vita, diventare appena nato, cibo per gli abitanti del mare, quando dovrebbe soltanto sorridere alla vita, crescere bello felice, e forte, per poter il mondo, e nel mondo, amare.

Per quale dannato motivo, questo mondo funziona al contrario, come un treno che va all’indietro, e non arriva mai in orario, chiediamo perdono a chi il mare non l’ha superato e dal cielo si chiede ogni giorno, per meritarsi tutto questo, qual’è stata la sua colpa, qual’è stato il suo dannato sulla terra, reato.