Le mie montagne, tanto solitarie, quanto belle,
che vorrebbero e dovrebbero essere ammirate dal mondo intero,
celebrate come la vittoria della bellezza,
immortalate dai più grandi pittori, poeti, autori.
Un po’ come me, sperduto tra di esse, su cime solitarie, tra pastori ed aquile.
Nessuna Terra da illuminare, nessun mare da solcare, nessun sorriso da incrociare.
Quanto vorrei e dovrei visitare il mondo,
far visitare la mia anima, il mio cuore all’universo intero,
riempire ogni ventricolo di gioia, ogni atrio di passione,
di persone belle e generose di amore.
Vorremmo entrambi, soltanto un caldo e soffice abbraccio,
da questo ostile ed indifferente mondo.