E la cosa,
la cosa che mi faceva più sorridere,
era che,
davo IMPORTANZA
a chi non gliene fregava un cazzo.
Delle mie parole,
dei fiori che avevo piantato, per noi,
delle notti insonni
passate a scrivere STROFE,
sempre più belle,
per fargli capire,
che,
IO non ero, come TUTTI gli altri.
(Di QUESTO Pianeta)
Io come altri,
QUANTI ?
Quando il mondo è pieno, di
persone
che vorrebbero DAVVERO
conoscerti,
abbracciarti…
Oppure, come quell’altra che,
mentre sul palco cantavano:
«La chiamavano Bocca di Rosa…”
Il suo ragazzo,
SBADIGLIAVA…
Mentre io
MI STRAPPAVO le mani.
Bisogna avere il CORAGGIO
di dare IMPORTANZA
la stessa…
A chi se ne frega.
L’Autolesionismo,
no,
non fa più per me…
Salvatore.
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