Vi siete mai chiesti cosa c’è dentro una lacrima ?
Se fossimo in possesso di un microscopio speciale, in grado di ingrandire, e poter vedere, anche le emozioni, ci accorgeremmo che non è solo acqua e sale.
Chi di voi non ha mai involontariamente o non, assaggiata ?
Ha un sapore particolare, è quello il sapore, delle vostre emozioni.
Una delusione, amorosa, professionale, la tristezza, di una partenza, la perdita di una persona a noi cara, sono le più amare da digerire.
Invece, non ci stancheremmo mai, di far solcare il viso, come impetuose ed abbondanti cascate, alle lacrime di gioia.
Una promozione, un lieto evento, un’emozione bella ed intensa, sono un po’ più rare, ma anche le più apprezzate, dalle nostre labbra.
Quelle di rabbia, invece, sono le più fugaci, non si fermano nemmeno sul viso, cadono direttamente sul pavimento, tanto sono di furore, pensanti e dense.
E poi spesso, senza sapore e senza, un motivo preciso, ci sediamo e scoppiamo a piangere, senza un’apparente emozione particolare.
Ne sentiamo il bisogno e basta.
Anche se c’è sempre, in fondo, un motivo.
Perchè le lacrime, non sono mai, soltanto acqua salata, sono quello che viviamo, sogniamo, pensiamo, desideriamo.
Quelle tristi, sfrattate, dal nostro corpo, come un condomino inadempiente, per non aver pagato l’affitto da troppi mesi, non aver saputo mantenere sue le promesse.
Si ritrovano a dormire per strada, nei dotti lacrimali, sotto le palpebre, come infreddoliti clochard in deserte stazioni.
Finchè non vengono cacciate via.
Le felici, per un viaggio premio, per i nostri successi, all’esterno di nostro questo fragile corpo.
Di questo sono formate le nostre lacrime, di quello che non siamo riusciti a diventare, oppure di quello che abbiamo finalmente, con sacrifici realizzato.
Fateci caso, la prossima volta, che di gioia, di tristezza o senza motivo, ancora una volta, piangerete.