dove la tua pelle, è l’atmosfera.
Lacrime sulle lenzuola sulla seta, di questa maglietta,
sei una stella, una stella ricamata a mano …
Per quanto sei bella.
Bella, sei di una bellezza, devastante,
come un tornado, ed io una casa …
Sarò un tetto, un fienile,
sarò tutto quello che potrai distruggere, al tuo passaggio …
Lacrime di pietra dentro la mia preghiera …
Ennesima notte insonne, chiudo le tende, ma la mente, quella no,
quella, mi rimane sempre aperta …
Intanto scrivo …
Scrivo per non sentire, forse,
anche per non impazzire …
E tu dove sei ? Sei solo, un “sentito dire” ?
Vienimi incontro, portami in un altro posto, portami,
magari, nei tuoi occhi …
La sera, sarà meno fredda, gli sguardi, l’indifferenza,
non mi faranno più niente, se ci sarai tu nei miei pensieri …
Rendimi prigioniero, ti prego …
Portami su di un altro pianeta,
dove la tua pelle, è l’atmosfera …
Lasciami inerme, come un proiettile dritto in testa, durante una guerra,
ma sotto le tue coperte.
Ho perso il conto di quante volte ti penso,
e forse per questo, ho smesso…
ho smesso di contare…
Lasciami un segnale, lanciami uno sguardo,
uno sguardo di salvataggio,
perché io, non so nuotare, è qui c’è sempre
l’alto mare.
Quanto ancora dovrò aspettare ?
Dimmelo tu, perché io,
io non sono un mago …