Che cosa fai stasera ?
O dolce ninfea, pietra preziosa più dei diamanti,fiore raro di altura,meravigliosa, agli occhi del mondo, scultura, sorgente di piacere, candida, più della bianca, al tatto, neve.
Non è il mio corpo, nè la mia mente, ma il mio cuore, in ginocchio, che te lo chiede, è il sangue, che scorre nelle mie, sempre vuote d’amore, vene, solitario di tutto, anche stasera non vorrebbe restarsene nel buio della mia stanza, con le sue, dell’inferno più profondo, pene.
Dimmi che ci sei, ti porterò ovunque lo vorrai, perfino sulla luna, i tuoi occhi, la tua voce, il tuo profumo saranno per il mio cuore, come acqua, nel deserto, dopo una vita, soltanto di nulla, il mio petto, sul tuo petto.
Ci scambieremo i nostri più segreti pensieri, che custodivamo gelosamente nel profondo, fino ad ieri,perché non potremmo mai farci del male, ma soltanto accarezzarli dolcemente, come l’acqua, la sabbia dell’immenso mare.
E poi forse, faremo persino l’amore, come un vulcano che esplode, una diga che crolla all’improvviso, tu sopra di me, il mio viso, sul tuo viso, saremo per un’intera notte un corpo solo, saremo per questa nostra desolata valle, e la sua luna, che ci guarderà gelosa, il suo più bello, dono.
Allora cosa fai stasera ?
Dimmi che posso in tutti i sensi, venire, che posso per un paio d’ore metterla da parte, questa mia, sempre onnipresente, sulla mia dolorante testa, corona di spine.
Dipinto di Gideon Rubin