Ieri, leggendo i commenti sotto i miei scritti, tra tanti vostri pensieri e riflessioni, c’era questa frase :
Salvatore, tu parli sempre di amore, chissà quante donne avrai sedotto ed avuto nella tua vita.
Vorrei risponderti, sotto il tuo commento, ma non voglio far penare pubblicamente il mio cuore davanti a migliaia di sconosciuti.
Quindi rispondo qui;
Il mio rifugio e riparo, lontano da occhi maligni ed indiscreti, ma pochi, e spero davvero sinceri.
Ebbene, cara amica, io non ho mai amato.
Scrivo d’amore come il deserto farebbe dell’acqua, la luna dei prati in fiore, le rondini di cieli azzurri, le alte montagne di spiagge affollate, il mondo, di puro amore fraterno, e di generosità.
Purtroppo ahimè, nella mia vita, non ho mai accarezzato nessuna donna, come una spaesata ape, in una grande e inquinata città, un fiore, mai incrociato per più di un secondo i loro meravigliosi e magnetici, come e più delle calamite, occhi.
Non mi sono mai perso, come un marinaio,sui loro corpi, di perfezione divina, la più incredibile dell’intero universo conosciuto, ed oltre.
Persino gli alieni, dagli altri pianeti, da lontane galassie, viaggiano per miliardi di anni luce, soltanto per venire, segretamente in pellegrinaggio, e poter osservare, sbalorditi, tale perfezione.
E credimi amica mia, io bramo una donna, più del cielo il sole, un vecchio la giovinezza, un bruco una meravigliosa farfalla, una stanca nave, un porto, in cui attraccare e finalmente, riposare.
Ma forse, sono troppo vecchio e sensibile, per mettermi in mostra, come fanno, i ragazzi di oggi;
Occhiali da sole ed arroganza, come non ci fosse un domani.
Va bene così, parlarne mi aiuta, e chi lo sa, forse prima o poi queste parole arriveranno, come una meravigliosa lettera, al destinatario, e quello sarà il giorno più bello della mia vita.
Il giorno in cui potrò perdermi senza tempo tra i suoi occhi, scorrere, come sangue, nelle sue vene, fino a giungere al cuore, per poi dolcemente baciarlo, come nessuno mai;
Tuffarmi sulla sua pelle, e come un olimpionico, nuotare fino alla vittoria, nel più immenso e sconfinato, piacere.
Alla fine, là fuori, c’è chi ha tutto, e non si accontenta di niente, Io non ho niente, ma sono meravigliosamente attratto, sognante, e desideroso, di tutto.