Dovremmo imparare,
a portarci appresso, le nostre PAURE,
magari tatuarle, a caldo, sulla pelle…
Lo so, che non è facile, per niente,
ma almeno, provarci…
Perché facciamo molta,
ma molta più fatica, ogni secondo,
nel cercare di combatterle.
É inutile, ci sfiancano…
Che senso ha, affrontare a mani nude,
un “esercito” ben armato ?
Passare giorni interi nello studio
di qualche strizzacervelli che non “sente”,
non ha la MINIMA IDEA, del fardello,
di quello che ci portiamo,
che ci URLA senza sosta, dentro ?
Ingurgitare
psicofarmaci come fossero Smarties…
Che ci annebbiano la mente,
che ci trasformano pian piano
in, qualcos’altro…
Finché, non ci riconosciamo.
Più.
Non è facile, ma,
dovremmo imparare, a fare, come i guerrieri,
ogni delusione, una cicatrice di guerra,
ogni derisione, una medaglia al valore, sul petto,
fino a diventare con il tempo,
di FERRO…
Di pietra,
davanti alla STUPIDITÀ di certa gente.
Ogni violenza un arco, per le nostre frecce,
per come, indiani, appostarci,
e poi, gridare VENDETTA…
Facendo incetta di scalpi,
di chi sotto la sua testa,
non ha NIENTE.
Niente di niente.
Farcele amiche,
per diventare invincibili,
oppure trovare un compromesso,
imparare a vedere, al buio, come i pipistrelli,
addomesticarle, al nostro fianco,
come fossero lupi, famelici.
Alla fine siamo entrambi vittime,
mentre i “carnefici”…
Se la filano, la passano liscia,
davanti ad una birra, pronti ancora una volta,
a ferire.
Impariamo, a “mostrare i canini”
nella borsetta, la nostra RABBIA repressa,
insieme allo spray al peperoncino…
Ma, rimanendo lo stesso, GENTILI,
con chi invece, ci sorride.
Impariamo, per una volta,
insieme alle nostre paure,
a sopravvivere.